Quando si gestisce la manutenzione di un parco auto, anche di piccole dimensioni, le scelte operative e commerciali studiate con intelligenza, permettono al proprietario (l’azienda) di risparmiare molti soldi. Riccardo Bellumori in un recente articolo ci illustrò gli elementi fondamentali per gestire correttamente la flotta auto di una Piccola Media Impresa. Prima ancora, con un mio articolo svelai il più grande sbaglio commesso dai noleggiatori di auto a lungo termine e di come le loro scelte scellerate si ripercuotevano anche nella vendita dell’usato.
Come NON gestire un parco auto aziendale
Recentemente ho avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con il personale di alcune aziende che possedevano dei veicoli da lavoro. Parliamo di Fiat Punto e Opel Corsa Van e furgoni di ogni genere. I titolari solitamente saldano solo le fatture che gli vengono consegnate dagli autisti una volta ritirati i mezzi dalle officine o carrozzerie. Non hanno affatto controllo o possibilità di scegliere i ricambi da utilizzare. Non possono sapere se le ore di manodopera fatturate sono corrette. Non possono concordare la tariffa oraria ma – cosa ancora più importante – non sono in grado di controllare se i lavori fatturati siano stati effettivamente eseguiti.
Un’altra azienda proprietaria di 1.100 utilitarie Van, visitata un anno fa, possedeva invece un piccolo ufficio gestito solo da due persone responsabili delle riparazioni. Per gli interventi di carrozzeria ricevevano i preventivi da alcuni carrozzieri che, pazzesco, eseguivano le mansioni di periti per conto dell’azienda proprietaria delle vetture.
Dispiace ammetterlo, ma una volta usciti dai loro uffici, con i miei collaboratori ci guardammo in faccia ridendo e giungendo ad un’unica conclusione: «Quei collaboratori fanno affari con carrozzieri e meccanici causando perdite all’azienda per cui lavorano». E’ inutile discutere con certe persone. La cosa migliore sarebbe mettersi seduti con i titolari/finanziatori, insomma quelli che sborsano i soldi, e fargli capire che ne stanno perdendo molti.
Competenze e strumenti indispensabili per gestire al meglio i costi di una flotta auto
- Utilizzare una banca dati con tutti i codici dei ricambi OE (originali casa auto) e OES (aftermarket) possibilmente ben allineati tra di loro.
- Conoscere la filiera dei ricambi auto e affidarsi ad esperti del settore.
- Se la flotta auto è abbastanza numerosa, la banca dati deve essere inserita in un gestionale dove sarà possibile ricevere i preventivi, controllarli, rilasciando le autorizzazioni a procedere con i lavori.
- Scegliere con cura gli autoriparatori facendogli firmare un contratto.
- Non costringere gli autoriparatori a lavorare con sconti ricambi e tariffe orarie di manodopera al limite del possibile.
- E’ importante che gli autoriparatori abbiamo un’esclusiva di zona. Metterli in contrasto tra di loro, creerebbe solo fame e non lavoro.
- Assumere (direttamente o indirettamente) soggetti competenti in grado di valutare gli autoriparatori e i loro preventivi.
Tutto questo potrebbe sembrare dispendioso (infatti lo è!). Per questo molte aziende scelgono l’assistenza in outsourcing. Questa strategia fino ad oggi è stata sposata in parte solo dalle multinazionali del noleggio ma come accennavo precedentemente, in Italia esistono parchi auto gestiti molto superficialmente dove il supporto esterno di specialisti non solo è consigliabile ma assolutamente indispensabile.
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