Rapporto Riparazioni: Spiegato finalmente perché i dati pubblicati non corrispondono ai reali interventi di autoriparazione eseguiti
Ho letto il Rapporto Riparazioni 2016 elaborato su dati provenienti da un comparatore online di meccanica. Come immaginavo, ho trovato un resoconto composto da informazioni attendibili come il tipo di richiesta inoltrata dagli automobilisti ma completamente distorto sulle valutazioni economiche dei lavori richiesti.
Secondo i gestori del comparatore online, grazie alla loro piattaforma, sono stati risparmiati oltre 1,2 milioni di euro. Ma sulla base di cosa, visto che una volta messo in contatto l’automobilista con il meccanico, il loro lavoro termina? Abbiamo provato diversi comparatori (ad esempio questo e questo) e in nessun caso ci hanno chiesto se eravamo stati in officina e quale preventivo avevamo scelto.
Iniziamo a dire che la valutazione economica è stata fatta in base a delle richieste inoltrate alle caselle di posta degli automobilisti e non sull’esito dei lavori realmente svolti e fatturati dai meccanici (con i comparatori è davvero dura portare a termine un lavoro battendo la concorrenza dei colleghi di zona). Inoltre gli automobilisti non ricevono dei veri preventivi ma solo degli importi finali senza conoscere le tariffe orarie di manodopera e la tipologia di ricambi adottata (Originali casa auto, Aftermarket, equivalenti).
Per farti capire meglio cosa stiamo dicendo, dai uno sguardo a questo video che abbiamo creato per spiegare cosa deve comprendere un regolare e legale preventivo di meccanica.
Dal mio punto di vista, attraverso questi servizi online si sta creando solo confusione nella testa del consumatore finale che accetta lo svolgimento dei lavori di meccanica valutando solo il prezzo più basso e non la reale qualità del servizio e dei ricambi offerti.
Facciamo un piccolo test.
Supponiamo di richiedere a tre meccanici un preventivo per il cambio di pastiglie e dischi freno anteriori per una Panda 1.3 Multijet 75 Cavalli.
Il primo meccanico ci chiede 185,56 euro, il secondo 298,24 euro ed il terzo 275,44 euro. Stando alla filosofia dei comparatori, l’utente finale dovrebbe accettare il primo preventivo, quello più economico da 185,56 euro (e chi non lo farebbe!). Ma c’è da fidarsi di questo meccanico? Possiamo basarci solo dell’importo inoltrato via email? No, perché effettivamente il secondo e terzo preventivo sono molto simili, quindi l’automobilista potrebbe anche insospettirsi. C’è anche un’altra fascia di clienti che invece etichetterebbero il secondo e terzo meccanico come dei ladri mentre il primo come onesto.
In realtà i tre meccanici hanno presentato degli importi reali, basati su dei listini ricambi e tempi di manodopera ufficiali. Applicando tre tariffe orarie di manodopera differenti che – molto spesso – variano anche in base agli investimenti economici effettuati (macchinari, personale, corsi di formazione ecc.).
A questo punto vediamo i tre veri preventivi:
Chi è il meccanico “più economico”? Perché può permettersi un prezzo così basso?
Ottenendo tre preventivi emessi in questo modo, molto probabilmente sceglieremo ancora il primo meccanico (quello più economico) ma sapendo – questa volta – cosa li differenzia. Ad esempio l’importo finale è dovuto ad una tariffa oraria di manodopera più bassa rispetto al secondo e terzo. Inoltre utilizza dei ricambi Aftermarket con uno sconto del 10%.
Chi è il secondo meccanico? Cosa fa esattamente?
Il secondo meccanico è un autorizzato Fiat, utilizza solo ricambi marchiati dalla casa automobilistica che rappresenta ed applica una tariffa oraria di manodopera più elevata (avrà chiaramente degli investimenti annuali più alti del primo). Molti automobilisti con l’auto nuova punteranno sicuramente su questo meccanico, specialmente per i tagliandi compresi nei primi due anni di vita.
Chi è il terzo meccanico? Cosa fa di simile rispetto al secondo?
Il terzo meccanico utilizza ricambi Aftermarket diversi dal primo e non applica lo sconto, inoltre la sua tariffa è una via di mezzo tra quella applicata dal primo e secondo meccanico.
Possiamo affermare che il secondo e terzo meccanico sono dei ladri? Assolutamente no!
Possiamo però dire che dinanzi a dei reali preventivi sviluppati nel nostro sistema è possibile dare al cliente la possibilità di scegliere in base a dei parametri trasparenti (tipologia di ricambi, eventuali sconti, tariffe di manodopera e tipologia di officina).
Affidarsi a dei comparatori equivale ad andare alla cieca presso officine che alla fine potrebbero non soddisfare il cliente (struttura piccola, mancanza di sala d’attesa, nessun rilascio della fattura dettagliata, ricambi commerciali e non aftermarket primo impianto). Starai pensando che una volta ricevuti gli importi via email si potrebbe andare in officina e richiedere un preventivo dettagliato.
Stando ai commenti e alle email che riceviamo ogni giorno dai nostri utenti, sono pochissimi i meccanici che rilasciano preventivi di questo genere. Ma poi non ci sarebbe più quella comodità di scegliere il meccanico senza scomodarsi da casa (è quanto promesso dal loro servizio). Tra l’altro per approfondire l’argomento, dai uno sguardo all’articolo che Alessandro ha pubblicato sul suo profilo di Facebook, dal titolo Il “magico mondo” delle start up che ti aiutano a trovare un meccanico bravo e conveniente.
Da quando abbiamo aperto il nostro Gruppo Chiuso su Facebook alla quale ti invitiamo ad unirti, non facciamo altro che leggere post e commenti interessanti sul tema dei listini ricambi e dei preventivi. Gli automobilisti sono andati in confusione perché ormai paragonano i prezzi dei ricambi valutando superficialmente quelli offerti da supermarket, siti e-commerce di ricambisti/distributori e meccanici. Nessun automobilista chiede al proprio meccanico quale sia la sua tariffa oraria di manodopera e quante ore di lavoro occorrono per completare i lavori.
In conclusione, i dati e le statistiche prodotte dai comparatori online non sono affatto attendibili in quanto – come hai appena visto – non controllano nemmeno il numero di lavori realmente svolti presso le officine affiliate.
The post Tre pratici esempi (con numeri veri e non sparati a casaccio) per capire finalmente come individuare e dare i propri soldi al meccanico “BUONO”, riconoscere quello “BRUTTO” e stare alla larga da quello “CATTIVO” imparando a leggere un corretto e legale preventivo di meccanica ed evitando i falsi dati pubblicati dai rapporti annuali sull’autoriparazione appeared first on Autofficina Sicura: Consulenza Ricambi Aftermarket.